Balneari verso una revisione delle maxi propoghe? Dopo la presa di posizione della Ue sembrerebbe proprio di sì, con il governo che sta cercando di correggere il piano sulle concessioni balneari inviato alla Commissione europea prima della pausa estiva.
La bozza, come riporta il Sole 24 Ore, conteneva una dettagliata griglia di criteri per bandire le nuove gare. Ma nelle more prevedeva anche un sistema di proroghe su base regionale, fino al 31 dicembre 2029 dove, al termine del completamento della mappatura delle coste, la percentuale di superficie ancora concedibile risulterà superiore al 25%.
La proroga minima, in caso di mancato completamento della mappatura, sarebbe al 31 dicembre 2025. In base a quanto riportato dal Sole 24Ore tuttavia, nei giorni scorsi gli uffici tecnici della Commissione europea avrebbero mosso una serie di rilievi a partire dalle maxi–proroghe fino al 2029. Sarebbero state bocciate anche l’ipotesi della prelazione ai concessionari uscenti e le modalità con cui il governo ha inizialmente prospettato gli indennizzi.
Sulla base del riscontro avuto dalla Commissione, il governo italiano starebbe lavorando a un ‘piano di riserva’ per una mini proroga tecnica da inserire nel decreto legge salva infrazioni.