Rapporto
vettori-ancillary
Il business
non rallenta

“Credo che per i prossimi 2-3 anni non vedremo grosse novità sul fronte delle ancillary revenue. Ma non si può mai dire”. Parola del ceo di Ryanair Michael O’Leary, che in una recente intervista ha voluto mettere un freno alla possibilità di incrementare a dismisura le entrate derivanti da servizi extra a pagamento delle compagnie aeree. Proprio lui che delle ancillary ha fatto un mantra, secondo solamente ai prezzi bassi dei biglietti.

La trasformazione

E l’ultimo rapporto sul segmento, l’ormai tradizionale CarTrawler Yearbook of Ancillary Revenue by IdeaWorksCompany sembra confermare il pensiero del top manager. Un elemento su tutti fa emergere questo trend: a fronte di un dato assoluto per il 2023 in crescita anche rispetto al 2019 (entrate per 918 miliardi di dollari contro gli 840 di 4 anni prima), la voce che incide maggiormente su questo dato è quella più tradizionale del trasporto aereo, vale a dire i programmi frequent flyer. Basti pensare che per le prime dieci compagnie nel fatturato ancillary, i programmi di fidelizzazione hanno visto un incremento di quasi 19 punti percentuali.

Low cost vs major

Il rapporto, in ogni caso, mette in luce come il comparto delle entrate extra rispetto al semplice biglietto stia vivendo una fase di cambiamento: se fino a poco tempo fa si stava assistendo a un avvicinamento tra compagnie low cost e major, oggi la linea di separazione sta diventando di nuovo marcata. Da una parte i vettori tradizionali che tornano sul loro punto di forza, programmi frequent flyer, dall’altra le low cost che diversificano pur senza creare novità clamorose. E seguendo questo filone fanno registrare il tasso di crescita anno su anno maggiore.

“L'Annuario delle entrate accessorie 2024 di CarTrawler offre una visione convincente di un panorama di mercato dinamico e competitivo – ha sottolineato il chief commercial officer Aileen McCormack -. Mentre stiamo assistendo a una continua crescita dei ricavi accessori nel complesso, è chiaro che le compagnie aeree devono adottare una strategia rinnovata incentrata sui servizi a valore aggiunto per prosperare di fronte a un'intensa concorrenza”.

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