Slot, questione di slot e di aeroporti capaci di creare business. Così anche Air Europa finisce nella pancia della balena Iag. Nome che racchiude vettori di peso come British Airways, Iberia, Aer Lingus e Vueling.
Si tratta del terzo vettore a marchio spagnolo che entra nel gruppo guidato da Willie Walsh, ma difficilmente l’operazione subirà uno stop dall’Ue.
Come previsto da tempo, stiamo andando verso un consolidamento sempre più netto del trasporto aereo, pare infatti difficile restare autonomi.
Salvo per i vettori low cost, che hanno filosofie diverse e modelli di business diversi, per cui diventa sempre più arduo combattere con i gruppi che costruiscono network e strategie commerciali capaci di accerchiare chi rimane fuori da questi circoli.
Javier Hidalgo, ceo di Globalia, firmando la cessione della compagnia spagnola ha sottolineato che “l’ingresso in Iag di Air Europa sarà un successo”, con probabile ampliamento dell’hub di Madrid che diventerà così un punto di riferimento del Sud Europa.
Altro campanello di allarme per Alitalia, Roma Fiumicino e le mire di Lufthansa.
Walsh ha invece detto che Air Europa sarà strategica per lo sviluppo del gruppo, ma non si esclude che il macchio possa finire sotto il cappello della più “potente” Iberia. Operazione scontata.
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