Tenacemente low cost. easyJet non cambia modello di business e lo spiega a chiare lettere. Le difficoltà del trasporto aereo e la conseguente caduta di numerosi vettori non preoccupano la compagnia inglese (forse per meglio dire europea vista la mappa delle sedi) che conferma la sua linea.
Il country manager per l’Italia Lorenzo Lagorio presentando a Milano i risultati di esercizio ha detto che: “La vecchia idea di compagnia low cost si basava sull’apertura di collegamenti tra aeroporti secondari. easyjet è un’evoluzione moderna di tutto questo perché restiamo vettore che offre ticket a basso costo e che investe tanto sull’efficienza e il miglioramento costante dei fattori produttivi”.
Quindi nessun cambio di rotta, ma la normale evoluzione di una compagnia alla domanda del mercato.
L’apertura di numerose rotte stagionali a timbro turistico dimostra che easyJet è alla ricerca costante di nuove nicchie.
La riduzione del 26% dei profitti (prima delle imposte) obbliga il vettore a sondare nuove aree di sviluppo e cercare rotte ad alta redditività. L’esercizio 2020 ci dirà se gli “arancioni” sono riusciti nell’impresa.
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