Arrivano da più parti. In ordine sparso. Perché quando la paura ti stringe alla gola non pensi più alla categoria, a fare sistema.
Salta tutto visto che non vedi nulla in fondo al tunnel.
Dopo qualche mese di diplomazia stile vecchia Dc il comparto vuole risposte immediate e per questo le associazioni (numerose) stanno tornando a correre in ordine sparso. Qualcuno però alza la voce.
Ecco perché Assoviaggi attraverso il suo presidente Rebecchi ha chiesto l’apertura immediata dello stato di crisi per tutto il settore perché la crisi “dura ormai da 18 mesi e nelle prossime settimane potrebbe lasciare senza lavoro il 40% degli occupati del comparto”.
Si tratta di tantissime piccole e medie imprese che stanno sperando da mesi di vedere qualche segnale di attenzione dalle istituzioni.
Una persona equilibrata e sempre improntata all’ottimismo come Danilo Curzi, amministratore unico di Idee per Viaggiare, ieri sera è sbottato con un lungo post social che ha raccolto molti consensi dove sostiene di sentirsi come Wile Coyote perché se è “sacrosanto trasmettere ottimismo e speranza, bisogna non avere timore nel dire che il turismo organizzato è in una crisi incredibile e mai vista. A Wile Coyote arrivavano sempre scatole con soluzione fantasiose ma perdenti. Noi vogliamo esclusivamente una linea concreta su far riferimento per sapere come muoverci. L’attuale vuoto e gli assurdi numeri non fanno altro che destabilizzare e massacrarti dentro”.
Ma Wile Coyote non ha mai smesso di crederci.