“Pronto per una nuova avventura”. Questo è il primo slogan che compare sulla piattaforma web Wizz Air e diciamo che dopo le vicende di Madeira appare molto convincente. Di avventura si tratta, anche se il beneficio del dubbio bisogna sempre lasciarlo a tutti. Però è chiaro che qualcosa non ha funzionato a dovere in casa Wizz nelle lunghe giornate portoghesi.
Si può dire che ancora una volta le compagnie aeree low cost non hanno dato prova di buona comunicazione. Forse perché la ritengono non strategica. Al momento la tesi che va per la maggiore sostiene che il vettore ungherese si è fatto travolgere dalla situazione complicata a Madeira, tardando a rispondere in modo adeguato e rapido. Tra voli cancellati, passeggeri infuriati e aeroporto trasformato in bivacco.
Spiegare che i “disagi sono una conseguenza diretta delle condizioni meteo. Condizioni fuori dal controllo della compagnia aerea”, non pare sufficiente e in questi casi servono gestioni di emergenza. Il volo straordinario di rientro sembra sia stato attivato in concomitanza con le pressioni della Farnesina, che ha contatto Wizz Air per programmare il rientro dei passeggeri bloccati a Madeira.
Un gran bel pasticcio tra i tanti dell'estate 2024. E questa volta non è colpa del solito overtourism. Le compagnie low cost (non solo però) devono aprire canali di informazione più rapidi ed efficienti. Basta con inutili call center.