Il presidente di Ita Antonino Turicchi non sembra voler cambiare casa. Nelle ultime settimane il suo nome è comparso più volte quando si è trattato di parlare di partecipate di Stato. Però Turicchi pare aver preso gusto a pilotare Ita. Lo si capisce anche tra le righe di una lunga intervista apparsa sul Corrie della Sera dove ha snocciolato i meriti della sua linea aerea. Con un obiettivo chiaro, raggiungere “un ebit di 300 milioni con il contributo di Lufhansa”.
Intanto Ita ha ormai raggiunto i 100 aerei in flotta e pare viaggiare verso progetti ambiziosi. Aver sciolto, finalmente, il nodo dell’ingresso in società di Luftansa potrebbe infatti aver dato forza e nuove energie.
Turicchi a tal proposito ha rimarcato che: “Lufthansa investe in compagnie profittevoli e presentarci come vettore che fa utili ci darà più margini di crescita. Ecco perché dobbiamo farci trovare ben vestiti”. Un modo per spiegare che non bisogna abbassare la guardia proprio ora, quando i tedeschi entrano ufficialmente in azienda. E come risaputo quelli di Lh fanno sempre molta attenzione a come si “veste” la compagnia. Meglio presentarsi con un abito in grado di fare bella figura.