Il Boeing Dreamliner ha superato positivamente tutti i test da stress ai quali è stato sottoposto il materiale composito con il quale sono realizzati. A confermarlo, come riporta Il Sole 24Ore, è stato Steve Chisholm, ingegnere capo della Boeing per l’ingegneria meccanica e strutturale, che ha sottolineato come “Tutti questi risultati sono stati condivisi con la Faa”.
Quello della ‘fatigue performance’ è solo uno dei test a cui sono stati sottoposti i più di mille Dreamliner in circolazione da quando il primo velivolo è uscito dagli stabilimenti della Boeing nel 2011 ed è una delle critiche sollevate dall’ex ingenere della Boeing Sam Salehpour, il whistleblower che ha messo in dubbio la resistenza del materiale composito, oltre alle linee di assemblaggio del 787 e del 777.
Salehpour verrà ascoltato in audizione al Senato americano da una sotto commissione d’inchiesta voluta per fare chiarezza sulla cultura della sicurezza di Boeing. Convocato anche il ceo di Boeing, David Calhoun, che il mese scorso ha dichiarato di volersi dimettere entro la fine dell’anno. Boeing si è detta fiduciosa e si è “offerta di fornire documenti, testimonianze e briefing tecnici”.
Dopo l’indagine sulla qualità nella produzione del 737 Max dopo l’incidente dell’Alaska Airlines dello scorso 5 gennaio, per Boeing ora si apre il nuovo fronte del Dreamliner su cui la Faa ha aperto un’inchiesta dopo avere ascoltato l’ex ingegnere per 10 anni alla linea di produzione del 787 in South Carolina
Questo ultimo capitolo sta mettendo in agitazione i fornitori della Boeing a cominciare dai lavoratori dello stabilimenti di Leonardo a Grottaglie, dove vengono prodotte due sezioni delle fusoliere del 787.