Una compagnia ancora troppo piccola. L’amministratore delegato del gruppo Lufthansa, Carsten Spohr, pensa che Ita Airways oggi sia una compagnia troppo piccola in un mercato importante come quello italiano e che per questo debba crescere sia nella flotta, sia nel personale. Come riporta il Corriere della Sera, per poter crescere il vettore dovrà tuttavia mettere a segno l’obiettivo minimo di tutte le compagnie del gruppo: fare utili e avere un margine di reddittività dell’8%.
Spohr ha incontrato circa 200 dipendenti di Ita nel quartier generale della compagnia a Fiumicino. “Grazie per averci aspettato, non vi deluderemo” esordisce Spohr, che ricorda di aver atteso tre anni questo momento. Come riporta il Corriere della Sera, Spohr ha chiesto lealtà e onestà, sollecitando i dipendenti di Ita a dire sempre se c’è qualcosa che secondo loro non va. Se Lufthansa investe a Roma, non è “solo per garantire un futuro alla società italiana, ma anche perché è in ballo l’evoluzione del gruppo tedesco”.
“L’unico motivo per cui siamo il numero quattro nel mondo - dopo le tre big statunitensi - è perché abbiamo allargato la nostra famiglia, prima con Swiss, Austrian Airlines e Brussels Airlines e ora con Ita”.
Ita Airways, con 99 aerei a disposizione, è la seconda più grande compagnia del gruppo per flotta dopo Lufthansa e prima di Swiss. Ma per l’a.d. l’azienda italiana “è troppo piccola per un Paese come l’Italia, la terza economia più grande d’Europa, la quarta più grande del mondo per traffico aereo, dopo Stati Uniti, Francia e Spagna”. “Quindi - aggiunge il manager - penso che ci sia spazio per la crescita anche degli equipaggi, del management e di altri ruoli, se facciamo le cose nel modo giusto”.
Il ceo di Lufthansa non ignora le difficoltà. “Quando avviene un’operazione di questa portata ci sono anche delle preoccupazioni. Un nuovo capo, un nuovo proprietario (anche se abbiamo il 41%), un nuovo modello di business, un sistema multi-hub, magari nuove procedure, nuove regole, alcune folli, altre intelligenti. Per questo cerchiamo di essere onesti tra di noi. Se ci sono cose che arrivano da Francoforte e che ritenete non vadano bene per Ita, parliamone. Deve esserci un approccio alla pari, in modo che si possa trovare la soluzione migliore”.
All’insegna della massima trasparenza, i dipendenti di Ita hannoricevuto questo messaggio nella loro casella di posta elettronica: “Mercoledì 5 febbraio alle 14.30 il ceo Spohr risponderà alle domande di tutti i dipendenti del gruppo Lufthansa nell’ambito della serie di dialoghi ‘Frankly speaking’”.