Ita-Lufthansa
e gli slot,
le rinunce

Una cosa è certa: senza rinunce, l’operazione Ita Airways-Lufthansa non si farà. Per ottenere la benedizione dell’Ue, il prossimo 4 luglio, le due compagnie aeree dovranno essere disposte a cedere. Cedere slot e fette di mercato, sul corto e su lungo raggio, su Linate e su Roma Fiumicino, per garantire una concorrenza quanto più possibile corretta e bilanciata con i competitor. Una traccia delle rinunce è già stata inoltrata a Bruxelles dal Mef e dal gruppo tedesco negli scorsi giorni. Ecco quindi la mappa degli slot che i due vettori si apprestano a lasciare liberi, complessivamente 15 coppie tra l’hub milanese e quello romano.

Su Linate, si apprende dalle colonne de Il Sole 24 Ore, le rotte sono sei: verso Francofrote, Monaco, Bruxelles, Amburgo, Dusseldorf e Vienna (quest’ultima programmata e non ancora operata).

Altre cinque rotte riguardano Roma Fiumicino e collegano lo scalo laziale a Francoforte, Monaco, Bruxelles, Zurigo e Vienna.

Il nodo intercontinentale

A queste dovranno aggiungersi poi i collegamenti intercontinentali con gli Stati Uniti e il Canada. Punto critico del dossier e per il quale Lufthansa ha già proposto il congelamento per almeno tre anni di un possibile ingresso di Ita nell’alleanza A++ con le compagnie d’oltreoceano.

I remedy taker

Ma chi colmerà i vuoti lasciati dal duo italo-tedesco? Nel documento ora in esame a Bruxelles sono stati proposti per Linate due ‘remedy taker’, ovvero due compagnie aeree che potranno subentrare al posto di Ita e Lufthansa. Entrambe sono low cost: si tratta di Volotea e easyJet, con buona pace di Ryanair, che da tempo sogna di accaparrarsi parte del network delle due major. Sulle rotte di Fiumicino, invece, le pedine sembrano ancora tutte da schierare.

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