Ipo, rafforzamento sul mercato italiano, il terzo attualmente per la compagnia, e uno sguardo attento a cosa succede nella privatizzazione Tap. Senza dimenticare l’orizzonte di una ulteriore crescita azionaria di Aegean. C’è grande fermento in Volotea, fresca del traguardo dei 70 milioni di passeggeri trasportati dalla sua nascita. Una scommessa vinta in particolare dal suo founder Carlos Muñoz (nella foto) che ha creduto in un modello di business unico.
In un’intervista rilasciata a Il Sole 24 Ore il manager ha confermato l’intenzione di sbarcare in Borsa, mercati permettendo, e di proseguire nello sviluppo sulla Penisola, dove la compagnia ha aperto la sua ottava base a Bari. “L’Italia rappresenta il nostro terzo mercato ovvero circa il 24,7% del nostro business dopo Francia e Spagna”, ha detto Muñoz che ha ricordato come sulla Penisola ci siano 12 aerei basati, ma anche collegamenti su 23 aeroporti in totale.
Per il 2025, intanto, le opzioni sono numerose. Non si esclude un interesse nell’affare Tap, così come si rafforzerà la presenza in Germania tramite una collaborazione con Lh, guarda caso anch’essa interessata al vettore portoghese, mentre sulla questione slot a Linate Muñoz mette una pietra sopra: “Non siamo più interessati”.