“Neos è nata per il turismo, ma ora guarda lontano, puntando su nuove destinazioni e su una flotta moderna”. Carlo Stradiotti, ceo di Neos, definisce così il percorso della compagnia aerea del gruppo Alpitour, raccontando un’evoluzione continua che oggi significa molto più che semplici voli charter.
Durante l’evento ‘ConnAction’ di Welcome Travel Group , Stradiotti spiega: ”Abbiamo iniziato servendo solo il turismo organizzato, ma siamo riusciti a diversificare la clientela ben oltre i confini del gruppo Alpitour”.
La pandemia è stata un acceleratore decisivo: “Era necessario differenziarci per tutelare il settore, così abbiamo scelto di puntare su nuove destinazioni strategiche come New York, Canada, India, Kazakistan e Senegal” spiega il ceo.
Una scelta coraggiosa che ha dato i suoi frutti: “Durante la pandemia abbiamo messo in campo voli senza sapere se ci sarebbero stati passeggeri. Era un rischio enorme, una ‘follia positiva’ che però ha permesso al mercato di ripartire”.
Attualmente, Neos possiede una flotta di 17 aeromobili, che diventeranno 18 entro giugno con l’arrivo di un altro Boeing 737 MAX, completando un piano di rinnovamento fondamentale: ”Abbiamo investito significativamente in tecnologia, ma oggi ci troviamo con costi di manutenzione superiori alle attese e con problemi operativi imprevisti. Abbiamo persino un aeromobile fermo da mesi per ritardi nella consegna dei motori”, rivela Stradiotti.
Nonostante le difficoltà, Neos guarda avanti con ottimismo, puntando sulla sostenibilità e su una flotta moderna che comprende sei Boeing 787 Greenliner e dodici Boeing 737. “La flotta è il nostro patrimonio più importante. Avere gli aerei oggi significa garantirci una crescita serena per i prossimi dieci anni”. Con un fatturato previsto di 860 milioni di euro e mille 200 dipendenti nel 2025, Stradiotti conclude: “In questo momento il mercato è favorevole, ma dobbiamo prepararci per i momenti difficili, dove il supporto del settore turistico sarà fondamentale per continuare a volare alto”.