Tap, cresce
il network
con più Brasile

“È stata una buona estate, leggermente più bassa delle aspettative, anche se lo è stato un po’ per tutti, visto che le previsioni erano sovrastimate. Ma abbiamo fatto qualche correzione e siamo andati bene, con un’offerta posti superiore al 2019”.

Commenta così Davide Calicchia, market manager per l’Italia di Tap, la stagione appena conclusa. Chiusa l’estate, si torna alla stagione invernale, con i voli che da Roma passano da 5 a 4 settimanali, da Milano da 4 a 3 così come diminuisce Bologna, mentre si ferma la rotta da Napoli, considerata uno stagionale. “La nostra forza resta la competitività delle offerte, la qualità della compagnia e soprattutto il network e la posizione di Lisbona verso il Nord America e il Brasile” ha aggiunto Calicchia.

Sono, infatti, 76 i collegamenti settimanali dalla capitale portoghese verso il Nord America, mentre diventano 13 gli aeroporti serviti nel solo Brasile. Agli 11 storici si aggiungono infatti Florianopolis (che al momento sostituisce quasi Porto Alegre, ancora inagibile dopo le inondazioni dello scorso maggio) e Manaus via Natal.

Meno chiara la situazione per l’anno prossimo e il Giubileo: “Ci saranno novità su cui stiamo lavorando, ma quello che più preoccupa non è il numero di stranieri che dal Sud America o dallo stesso Portogallo vorranno raggiungere Roma - ha concluso Calicchia -, quanto piuttosto quanti posti ci saranno per gli italiani in uscita. Alcune destinazioni penso che andranno prenotate con largo anticipo”.

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