Ue, cieli chiusi
a chi vola in Russia
Rischio boomerang

C’è una norma del nuovo pacchetto di sanzioni (il sedicesimo) approvato dall’Europa nei confronti della Russia al quale è stato dato meno peso di quello che meriterebbe. Di per sé sembra un semplice ampliamento dei veti già posti in precedenza. Ma in realtà nasconde un’insidia non da poco per gli spostamenti da e per il Vecchio Continente.

La norma approvata da Bruxelles prevede, come riassume preferente.com, il divieto di operare nell’Unione europea per ogni compagnia che operi voli commerciali in Russia.

Apparentemente un passo avanti relativamente piccolo rispetto alle sanzioni già varate. Ma in realtà è proprio questa sorta di ‘combinato disposto’ con le sanzioni approvate in precedenza, oltre al nuovo clima creatosi tra le parti in causa, che potrebbe creare non pochi problemi.

Il problema degli aeromobili

Già da tempo, proprio in seguito alle sanzioni, la Russia si trova a corto di aerei, dal momento che riparazioni e pezzi di ricambio dovrebbero arrivare principalmente dagli europei di Airbus o dagli americani di Boeing. Ma sia Ue che Usa hanno interrotto i rapporti con Mosca, il che ha causato non pochi problemi, tanto che il Cremlino stava valutando di far rientrare in pista i Tupolev.

Così la Russia si sta rivolgendo alle compagnie aeree asiatiche per ‘rifornire’ di collegamenti il proprio vasto territorio. Ma la nuova sanzione causerebbe un effetto a cascata, dal momento che le compagnie che dovessero accettare l’invito non potrebbero più operare su alcun scalo dell’Ue.

Gli effetti a casacata

L’alternativa sarebbe volare verso Oriente con le compagnie europee. Le quali, a differenza di quelle asiatiche, sempre per effetto delle sanzioni non possono sorvolare lo spazio aereo russo e dunque, per volare in Asia, devono percorrere un tragitto più lungo rispetto alle concorrenti orientali. Con un aggravio di costi che già da tempo rende i vettori del Vecchio Continente poco competitive sulle rotte asiatiche.

Non solo: il clima di distensione tra Mosca e Washington potrebbe portare alcune compagnie a stelle

e strisce a volare nuovamente in Russia. Il che le porterebbe automaticamente fuori dal perimetro d’azione dell’Europa.

Ovviamente, qualunque compagnia dovesse decidere di tornare a operare in Russia lo farà tenendo conto delle conseguenze sulle sue operazioni in Europa. Ma non è detto che scelga necessariamente di salvare le rotte sull’Ue.

E gli effetti a cascata delle nuove condizioni internazionali e delle sanzioni appena approvate potrebbe mettere a dura prova gli spostamenti intercontinentali dei cittadini europei.

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