Malgrado tutto, il traffico delle low cost aumenta. I dati di Oag indicano che queste compagnie dall’anno scorso offrono più posti rispetto al 2019, mentre i vettori tradizionali non hanno ancora recuperato le capacità pre-Covid. E per tornare a fare utili, sembra che la via imboccata al momento sia quella dei servizi aggiuntivi. Questi servizi rappresentano ad esempio il 40% del fatturato di easyJet nell’ultimo trimestre, il 36% del fatturato di Ryanair e oltre la metà del fatturato di compagnie come Wizz Air, Frontier e Spirit. Anche Southwest ha annunciato che introdurrà l’assegnazione dei posti previo pagamento di un extra.
A questo punto però la differenza tariffaria fra un biglietto low cost e uno di una compagnia aerea tradizionale non sarà più così importante e questo potrebbe generare nuovi scenari di mercato. i.c.