Volare tra Europa e Stati Uniti è più economico in business class. L’ultimo rilievo di Cirium, società leader nell’aviation analytics, attesta che, mentre le tariffe transatlantiche economy hanno subito un generale incremento nel corso del 2023, quelle business, al contrario, hanno registrato un calo.
Una dinamica, quella riscontrata da Cirium, legata all’aumento della capacità transatlantica, che sembra aver favorito solo la Business class (media 1.845 dollari), mentre l’economy è aumentata da 381 dollari del 2019 a 435 odierni.
I mercati domestici
Lo scenario, nei mercati domestici, è di un incremento generalizzato dei prezzi rispetto al pre-Covid. Il costo delle tratte nazionali negli Stati Uniti è oggi più alto del 9% rispetto al 2019, per quanto inferiore all’aumento generale del 19% dell’Indice dei prezzi al consumo (cioè al tasso d’inflazione americano sullo stesso periodo). Le tariffe aeree intraeuropee sono salite invece del 12% rispetto al pre-pandemia.
“Su 13 compagnie attive negli Usa - ha reso noto Jeremy Bowen, ceo di Cirium - il prezzo medio è variato da 164 a 179 dollari circa, una curva comunque inferiore del 10% rispetto all’incremento di altri beni di consumo. Fra agosto e dicembre 2023, inoltre, le tariffe hanno registrato una flessione generale del 4%”.
Mancanza di aerei e supply chain
Le fluttuazioni del periodo sono strettamente intrecciate alla capacità di mercato, che risente di bassa disponibilità di aeromobili, incagli, problemi ai motori e vincoli alla catena di fornitura. Le stesse cause influenzano il mercato europeo, nel quale la tariffa media è salita a 96 euro circa rispetto agli 85 del 2019.