Volo in anticipo, quando il vettore deve risarcire il passeggero

Da oggi per le compagnie aeree si presenta l’eventualità di dover risarcire i passeggeri anche in caso di atterraggio anticipato del volo. Il caso è quello di Swiss che, secondo la sentenza del tribunale di Malaga, dovrà risarcire con 600 euro un passeggero per aver anticipato di oltre un’ora il volo. La motivazione è che il cliente non è stato informato direttamente con sufficiente anticipo, circostanza che avrebbe esentato il vettore dal pagamento del risarcimento.

Nonostante il passeggero arrivi prima a destinazione, spiega Hosteltur, il volo programmato prima del tempo gli causa un danno, poiché il biglietto è stato acquistato in un determinato momento per motivi specifici ed essendo in anticipo il passeggero deve recarsi in aeroporto molto prima del tempo, il che può generare disagi.

La compagnia aerea ha confermato di aver comunicato al cliente il cambio di volo con più di due settimane di anticipo, fatto che la esonererebbe dal risarcire il viaggiatore, secondo la normativa, ma questa azione è avvenuta tramite un intermediario, eDreams. Secondo gli avvocati, infatti, anche se la disdetta viene comunicata con più di 14 giorni di anticipo, c’è diritto al risarcimento se tale comunicazione è stata data ad un intermediario e si può dimostrare che non è stata fatta direttamente al cliente. In questo caso, l’agenzia era stata informata del viaggio, ma il cliente ha contrattato il servizio eDreams base, che non includeva le notifiche di cambio volo. Ragion per cui è scattato l’obbligo al risarcimento.

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