Un’operazione che non solo farebbe bene ai consumatori, ma potrebbe garantire un futuro a Ita Airways, che altrimenti rischia di ridimensionarsi o sparire. Questo quanto ha rivelato al Corriere della Sera Willie Walsh, direttore generale della Iata, che a margine dell’assemblea generale dell’associazione a Dubai ha invitato la Commissione europea ad approvare le nozze tra Ita Airways e Lufthansa.
“Su questo dossier - dice - c’è una domanda da porsi: che succede se le società non si uniscono? Sappiamo che Ita nella sua precedente versione, Alitalia, ha sofferto per anni. L’attuale compagnia continua ad affrontare sfide importanti e non può sopravvivere da sola senza i benefici generati dall’appartenenza a un gruppo”. Consideriamo lo scenario del veto. “L’Antitrust Ue deve chiedersi quale sia l’alternativa” sottolinea Walsh.
In assenza di un’altra opzione “Ita rischia di diventare più piccola o sparire. E questo non è nell’interesse dei viaggiatori”.
Il caso Iberia
Wals ricorda poi che Iberia “era un disastro anni fa. Ma dopo essersi fusa con British Airways si è ripresa e ora è messa decisamente bene. Questo perché con le sinergie ha potuto investire in nuovi aerei, prodotti di bordo e servizi”. Intanto la partita di Lufthansa con Bruxelles si gioca sui voli dall’Italia agli Usa. Il vettore tedesco tiene il punto sulla sua proposta, avanzata a inizio maggio, di congelare per due anni l’ingresso di Ita nella joint venture transatlantica formata con United e Canada Airlines.
In un ultimo tentativo di mediazione Francoforte offre adesso garanzie più ampie per aprire le rotte ai competitor, anche se è ancora da sciogliere il nodo della tutela della concorrenza. Il tempo per decidere stringe: l’obiettivo è riuscire a ufficializzare il verdetto entro la scadenza prevista del 4 luglio, anche se la decisione informale potrebbe già arrivare nei prossimi giorni.