Wizz Air costretta a volare con il freno a mano tirato. Per la seconda volta la low cost ha rivisto al ribasso le stime sull’utile. Per l’esercizio che si chiuderà a marzo le previsioni sono ora di un utile netto tra i 250 e i 300 milioni, non più tra i 350 e i 450 milioni, come ipotizzato inizialmente.
A pesare i costi superiori alle attese e le problematiche ancora irrisolte ai motori Pratt&Whitney che hanno costretto il vettore a lasciare a terra il 20% della flotta (la criticità riguarda gli A321neo).
Gli effetti sui mercati
La revisione delle stime arriva dopo un terzo trimestre che ha visto salire le perdite a 241,1 milioni di euro rispetto ai 105,4 milioni dello stesso periodo del 2023; e ha avuto subito conseguenze sui mercati. Alla Borsa di Londra il titolo della low cost ha perso 12 punti.
La situazione non sembra però preoccupare particolarmente il ceo Jozsef Varadi, che, in una call con gli analisti, riportano oggi le colonne de Il Sole 24 Ore, ha affermato: “Difendiamo i nostri piani, abbiamo la capacità di crescere”.