L’aeroporto di Milano Malpensa era stato una scommessa quasi al buio per Wizz Air. Quattro anni fa in pieno Covid il vettore low cost aveva deciso di aprire lì la sua prima base italiana, andando controcorrente rispetto al mercato in piena crisi, con un investimento che si rivelò azzeccato. Nel 2025, in occasione dei 5 anni della base lombarda, la compagnia ungherese partirà proprio da Milano con un’altra novità, che questa mattina in conferenza stampa a due passi dal Duomo, il ceo Jozsef Varadi (nella foto a sin. con Armando Brunini) ha definito “la rivoluzione dei viaggi intercontinentali a basso costo”.
Sempre low cost
L’hub del Nord Ovest accoglierà infatti da giugno il primo A321xlr, il più atteso aereo di Airbus, capace di superare in completa autonomia gli 8mila chilometri in volo, ovvero 8 ore circa, contro le 6 del modello attuale. “Il velivolo verrà utilizzato per coprire la rotta Milano-Abu Dhabi, attiva dal 2 giugno con frequenza giornaliera – ha proseguito il manager -. C’è una forte domanda sulla direttrice e il fatto di potere offrire collegamenti con pressi bassi (da 99,99 euro, ndr) ci consentirà di conquistare un’ampia fascia di mercato”.
Varadi, però, chiarisce che non si tratterà di un fatto isolato. Da Malpensa è infatti partita la scalata all’Italia che ha portato il vettore a raggiungere i 16 milioni di pax sulla Penisola nel 2023, con la prospettiva di superare i 19 milioni quest’anno e un market share del 10 per cento. “Abu Dhabi sarà il primo passo – ha confermato -. Poi con il secondo A321xlr puntiamo al volo diretto sull’India. Stiamo lavorando per ottenere tutti i permessi necessari, in modo da farci trovare pronti”.
Gli sviluppi futuri
Più in generale il piano di Wizz Air prevede di posizionare 2-3 aerei nelle principali basi, senza escludere di salire in alcuni casi anche a 6. Un progetto che potrebbe aprire le porte anche al Nord America? Come sua consuetudine il ceo chiude subito la questione: “Non vogliamo fare speculazioni, quando ci saranno novità le comunicheremo. Penso di tornare a Milano diverse volte”, ha aggiunto guardando il ceo di Sea Armando Brunini, presente anche lui all’evento. Tutto questo insieme all’incremento dell’offerta su Mxp, dove il prossimo anno la compagnia arriverà a 44 rotte in 22 Paesi. Nessun interesse invece per Linate: “Non ne vale la pena, nonostante la cessione degli slot rimane un monopolio di Ita-Lufthansa – ha concluso -. Ci concentriamo su Malpensa, è lo scalo che fa per noi”.