L’industria del trasporto aereo si prepara a tagliare un traguardo dalle dimensioni impressionanti, vale a dire quello dei 4 miliardi di passeggeri in un anno, quasi il doppio rispetto alle cifre del 2005. Ma le proiezioni della Iata ricordano anche che, nel giro di meno di vent’anni, questa cifra considerevole sarà surclassata, arrivando oltre quota 7 miliardi.
È anche per questo motivo che gli attori del comparto stanno imponendo una netta accelerata sul fronte degli investimenti per l’innovazione tecnologica e in particolare sul fronte dell’information techonology, per riuscire a far fronte all’imponente incremento di traffico all’interno degli aeroporti da una parte, ma anche alle nuove esigenze derivanti dalla crescita dei fattori di riempimento degli aerei: velivoli sempre più pieni che richiedono meccanismi e operazioni sempre più snelle e veloci al fine di evitare ritardi e intoppi.
Secondo l’ultima edizione dell’Airport It Trend Survey realizzato dalla società specializzata Sita, lo scorso anno la somma degli investimenti totali ha raggiunto la soglia dei 9 miliardi di dollari, con interventi concentrati sulla velocizzazione delle operazioni, appunto, ma anche sulla sicurezza. “Parola chiave di questa trasformazione –spiega la società in una nota - è ‘biometria’, l’identificazione dei passeggeri tramite la creazione di un token, un’’impronta’ digitale univoca e non clonabile. Più di un terzo degli scali ha in progetto investimenti per introdurre entro i prossimi 5 anni questo sistema automatizzato al controllo passaporti e agli imbarchi”.