E se fosse l’estate della svolta? il quadro della programmazione estiva di tutte le compagnie aeree, in particolare quelle low cost, fa emergere con chiarezza come l’area del Mediterraneo sia sempre di più il luogo in cui non si può mancare, dove inserire rotte da ogni parte del Vecchio Continente, anche se solo con due frequenze alla settimana. Un terreno di sfida puramente leisure che non sta escludendo ormai nessun Paese, dall’Italia alla Spagna, dalla Grecia a Malta, solo per citarne alcuni, in cui la domanda si sta rivelando altissima e dove i vettori a basso costo stanno ancora una volta sbaragliando i competitor grazie alla loro flessibilità, che consente loro di arrivare anche in destinazioni normalmente non prese in considerazione. Con buona pace degli specializzati del charter, che hanno progressivamente visto il proprio ruolo ridimensionato rispetto al passato.
Ma l’estate del 2022 per i Paesi del Mediterraneo potrebbe rappresentare una svolta anche sotto un altro importante aspetto: l’allungamento della stagionalità. I primi segnali sembrano infattti indicare un trend della domanda orientato ad andare finalmente anche oltre i mesi estivi e i vettori si preparano a mettere a punto una winter che tenga conto di questa tendenza. Come ha appena fatto Ryanair che, per l’inverno in Italia, ha deciso di scommettere sul Sud del Paese.