I numeri sono ancora modesti, ma il trend è in crescita già da alcuni anni, a dimostrazione dell’interesse del mercato italiano. Le Fiji stanno emergendo con una propria specificità nel panorama delle destinazioni dei nostri connazionali e, se il target degli honeymooner è sempre quello prevalente, incomincia ad affacciarsi anche quello degli sportivi, soprattutto surfisti e subacquei.
La crescita della componente italiana va di pari passo con quella dei mercati di vicinanza, che hanno contribuito a concludere i primi nove mesi del 2015 con un incremento complessivo di 9,2 punti percentuali rispetto al 2014.
“Il totale a tutto settembre - riferisce il ministro del Turismo Faiyaz Siddiq - è di 560.179 arrivi, con utili a 688,5 milioni di dollari, a più 10,6 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno”.
Un bilancio soddisfacente che rende realistico l’obiettivo dell’arcipelago: arrivare a superare i 714mila turisti ricevuti nel 2014.
“L’industria delle vacanze - spiega ancora il ministro - dà lavoro, direttamente e indirettamente, a oltre un terzo della popolazione attiva nelle Fiji. Alla luce di questi dati assume una grande importanza l’aumento del budget promozionale che abbiamo stabilito per il prossimo anno”.
Un investimento che consentirà all’arcipelago di dare impulso alle proprie strategie di marketing nei mercati prioritari di Australia e Nuova Zelanda, ma anche di aumentare la proprio visibilità in Europa e nei mercati emergenti di India e Cina.