“Una volta facevamo saltare in aria i trolley se non stavano nelle misure precise. Oggi siamo più buoni e li portiamo a destinazione comunque”.
Poco meno di trenta minuti di Mezzogiorno di Fuoco tra il direttore di TTG Remo Vangelista e John Alborante, sales and marketing manager di Ryanair, per ripercorrere un anno di rivoluzione della compagnia. Un botta e risposta al quale il manager si è sottoposto con una buona dose di ironia, senza sottrarsi ai temi più scottanti.
Perché sì alle agenzie e al trade? “I tempi cambiano, prima non erano maturi. Arrivano nuovi aerei e dobbiamo riempirli. Noi abbiamo bisogno di loro e loro di noi. Abbiamo tanti voli dove gli altri non ci sono”.
E perché proprio adesso? “Abbiamo degli obblighi nei confronti degli azionisti. Però se avessimo saputo che si guadagnava di più lo avremmo fatto prima”.
Quand’è l’ultima volta che è entrato in un’agenzia? “Un anno fa, ma non lavoravo ancora in Ryanair”.
Michael O’Leary è davvero così antipatico? “Ma è simpaticissimo, sempre con la battuta pronta, dinamico. Forse a qualcuno non piace il suo umorismo, ma è un grande uomo di marketing”.
Ma i voli a lungo raggio li farete o è solo per fare audience? “Se lo dice Michael si avvererà. Per ora ci mancano gli aerei e noi non li compriamo usati”.
E viaggerebbe in piedi su un aereo? “Dipende a che prezzo e per quanto tempo. Comunque ho provato i seggiolini non sono male”.
Ma non è un eccesso? “Ryanair ne ha fatti tanti di eccessi. Poi sono diventati la normalità”.
Andrete a Malpensa? “Quest’anno abbiamo avuto un assaggio durante la chiusura di Orio e non ci siamo trovati male. A Fiumicino per esempio ci troviamo benissimo”.
Una parola su Alitalia: “Sono contento se sono riusciti a trovare la loro strada”.
Quanti passeggeri fate in Italia? “26 milioni”.
Siete i secondi? “Sì”. Dietro chi? “Non so, non ricordo”.
Il video dell'intevista è disponibile su youtube