Lufthansa lancia il guanto di sfida ai gds.
Il vettore ha, infatti, deciso di introdurre il ‘Distribution cost charge’, un supplemento da 16 euro per ogni biglietto emesso attraverso i global distribution system.
Alla base di quella che la compagnia definisce in una nota “una differenziazione di costo più chiara tra i diversi canali di prenotazione” la considerazione del chief commercial officer di Lh, Jens Bischof, che i costi per la distribuzione attraverso gds sono diverse volte superiori rispetto alle altre modalità di prenotazione, come ad esempio il booking sul sito Lh.
“In totale, questi costi comportano per il Gruppo Lufthansa una spesa annua di centinaia di milioni di euro – dice Bischof – e sono pagati dalle compagnie del gruppo anche se i servizi dei gds sono solo in parte utilizzati dai nostri vettori”.
Così, a far data dal 1 settembre, Lh ha deciso di imporre una fee aggiuntiva per chi decide di prenotare attraverso i global distribution system.
Alle agenzie di viaggi Lh dice: “Potranno prenotare i biglietti senza il ‘Distribution cost charge’ utilizzando il portale LHgroup-agent.com”. Il vettore inoltre assicura la trasparenza della tariffa, nella quale verranno specificate tutte le voci e gli eventuali supplementi.
“Allo stato attuale - conclude Bischof - le compagnie aeree non sono ancora in grado di commercializzare i propri servizi attraverso tutti i canali di vendita, come accade in altri settori. I contratti e le strutture hanno già in passato impedito qualsiasi deregulation in molti settori. Vogliamo cambiare questo stato con la nostra nuova strategia commerciale per poter usufruire di maggiori gradi di libertà nelle attività di vendita, così da offrire ai nostri passeggeri quei servizi tailor made di cui sono alla ricerca".
Si attende ora la contromossa dei gds.