Una base a Torino per Ryanair. Roberto Barbieri, amministratore delegato di Sagat, società di gestione dello scalo piemontese, esprime alcune perplessità rispetto alla proposta che ieri la sindaca di Torino Chiara Appendino aveva anticipato alla low cost di Michael O’Leary attraverso le pagine di Repubblica e poi ripresa anche da questa agenzia di stampa.
Dalle colonne del quotidiano, oggi Barbieri mette un freno agli entusiasmi, ponendo alcune questioni legate ai finanziamenti a sostegno dell’operazione. “Sagat è un’azienda controllata da un fondo privato che guarda all’economicità delle rotte – dichiara Barbieri -. Non sovvenzioniamo politiche commerciali”. L'a.d. non si dice contrario al fatto che Ryanair faccia di Torino una propria base, “ma bisogna valutare a quali condizioni".
Anche perché sinora il contributo di Ryanair sullo scalo è già molto rilevante, rappresentando quasi un 25 per cento dei 4 milioni di pax che Caselle registrerà a fine anno. E le nuove destinazioni della low cost sono andate in crescendo nel corso delle ultime stagioni. L’intento della gestione dello scalo è quello di avviare rotte “in grado di sostenersi da sole”.