Sono passati soltanto un paio di mesi da quando si è insediato alla cloche di Air France-Klm. E Jean Marc Janaillac, pdg del colosso franco-olandese, ha già pronta la cura per riportare in alto la compagnia.
Più che di un ‘piano’, - il terzo dopo 'Transform 2015' e 'Perform 2020' lanciati dai suoi predecessori – in questo caso il numero uno di Air France-Klm preferisce parlare di un ‘progetto strategico’, mirato soprattutto a riportare un clima di fiducia all’interno dei ranghi del gruppo.
Il progetto strategico
Tant’è che il nome scelto è ‘Trust together’ (letteralmente ‘crediamoci insieme’) e l’immediato messaggio che vuole trasmettere è proprio quello di compattezza.
Stando a quanto riporta il quotidiano economico Les Echos, il numero uno di Air France-Klm non si nasconde dietro a un dito, e parla espressamente delle difficoltà finanziarie che in questo momento la società sta affrontando: “Con le risorse attuali non saremmo in grado di finanziare i miliardi di euro di investimenti che sono stati messi in campo” riporta Les Echos.
Ecco allora che il taglio dei costi rimarrà una costante del progetto strategico, così come l’aumento di produttività. Di fatto, nulla cambia dal piano ‘Perform 2020’ avviato sotto Alexandre De Juniac.
I nodi da sciogliere
La presentazione di ‘Trust together’ dinanzi al consiglio d’amministrazione è prevista per il prossimo 2 novembre e sino ad allora Janaillac dovrà sciogliere alcuni nodi. Anzitutto, ricreare un clima di fiducia interno, per cui è stata coinvolta anche una società di consulenza come Boston Consulting Group: all’ordine del giorno la definizione con i dipendenti del ruolo di Air France e Klm, oltre che della branca low cost Transavia e dell’ipotetico lancio di un vettore a basso costo per il lungo raggio.
L’obiettivo, dice il manager “è raggiungere l’accordo su risposte comuni, per poi definire i mezzi con cui raggiungere gli obiettivi condivisi”.