Thomas Eggert sembra cambiato. Cinque anni dopo l’arrivo a Milano la sua espressione glaciale ha lasciato spazio a un volto meno aspro, sorride e il suo sguardo di ghiaccio appare meno gelido.
Da qualche giorno ha lasciato la casa e l’ufficio di Milano per trasferirsi a Francoforte. Thomas Eggert (nella foto) lascia così la carico country manager Italia di Lufthansa per andare nella sede centrale a guidare l’area corporate.
Gli ultimi anni hanno cambiato il trasporto aereo in generale e lo stesso Eggert ripercorre alcune tappe in questo appuntamento di Match Point TTG. Esce fuori uno spaccato del settore e il manager tedesco che si toglie quella maschera di freddezza per raccontare con trasporto Lufthansa e l’Italia.
Partiamo da aprile 2011. Arriva in Italia e la filiale di Lufthansa decide di chiudere l’esperienza…
Era un periodo di grande trasformazione del mercato e Lufthansa Italia rappresentava la nostra scommessa. I clienti hanno sempre sostenuto la nostra iniziativa, ma era un periodo di forte espansione del low cost.
Lufthansa Italia fu costretta a sospendere l’attività. Oggi può dire che a livello finanziario non si poteva sostenere?
Ma no diciamo piuttosto che era necessario adeguare la nostra offerta al cambiamento e in quel momento il board decise di non andare più avanti con il progetto.
In questi cinque anni il trasporto aereo è cambiato notevolmente. Parliamo di commissioni e gds?
Ho già capito dove vuole arrivare (ride e sembra divertito n.d.r.). Mi aspettavo di salutare l’Italia parlando ancora una volta di questi temi.
Beh, avete fatto arrabbiare molti. Se vuole partiamo dai gds per finire al patron di Uvet Luca Patanè.
Diciamo che la nostra operazione non è stata capita sino in fondo. Però ho notato che qualcuno non sembra aver preso bene le nostre decisioni.
Quindi?
Diciamo che i gds ci sono e ci saranno sempre ma dovranno cambiare pelle e poi il business travel funziona ancora molto bene e crescerà ancora per importanza anche sul mercato italiano. Ma certe decisioni era necessario prenderle…
In questi cinque anni di guida Lufthansa ci sono stati anche altri eventi come il tanto contestato Decreto Lupi, il lancio del progetto Eurowings e l’arrivo in pista del glorioso B747-800…
Sul Decreto Lupi la nostra posizione è sempre stata chiara ed ora una sentenza ha spiegato che avevamo ragione sulla questione degli scali aeroportuali milanesi. Il 747 -800 grande macchina e su Eurowings abbiamo fatto un grande investimento che tornerà presto.
Poi l’incidente di Germanwings, che lei disse “ha cambiato il dna di Lufthansa”.
Confermo, ha cambiato tutto e dimostrato la fragilità delle cose.
Lo dice con rispetto e con sorriso debole.
Twitter @removangelista