Potrebbe essere una cura dimagrante davvero pesante quella che si prospetta per Alitalia. Arrivano dalle colonne del Sole 24 Ore le prime indiscrezioni sul nuovo piano che la compagnia aerea presieduta da Luca Cordero di Montezemolo si appresterebbe a mettere in atto.
Il condizionale, in questo caso, è d’obbligo, visto che si tratterebbe di interventi che attendono ancora l’approvazione del cda. I vertici del vettore sarebbero pronti a riunirsi il 23 novembre prossimo, dopo che l’appuntamento sembra essere stato rinviato più volte nelle settimane passate, proprio per dare l’approvazione.
Al vaglio dei vertici una cura per risanare i conti di Alitalia, che prevede una consistente sforbiciata al personale (si parla di tagli sino a 2mila esuberi); potrebbero inoltre essere messi a terra diversi A320 della flotta medio raggio (le prime indiscrezioni li quantificano tra i 15 e i 20); e snack e bevande a bordo, almeno nei voli sino a 3 ore, potrebbero diventare a pagamento.
Focus sul lungo raggio
Il focus rimane sullo sviluppo del lungo raggio, la gallina dalle uova d’oro su cui Alitalia avrebbe speranza di portare a casa redditività, visto che sul medio e corto raggio la concorrenza di Ryanair morde. Etihad continuerà a sostenere economicamente Az, accollandosi 216 milioni di euro di debiti, ma per portare avanti manovre di lungo respiro ci sarà bisogno di capitali, che con buona probabilità non arriveranno dagli istituti di credito soci di Alitalia Cai. L’ipotesi Lufthansa, dunque, potrebbe rimanere sul tavolo.