Cramer Ball che esce da un tutt'altro che altisonante hotel romano e sale velocemente sulla sua berlina dai vetri oscurati, senza rilasciare dichiarazioni. Un avvistamento sulle strade capitoline, a due passi da Termini, che non avrebbe dato adito a rumors di mercato, se non fosse che un altro a.d., proprio nello stesso hotel, stesse per dare inizio alla conferenza stampa sui piano di sviluppo della sua Ryanair: il vulcanico Michael O'Leary.
"Ball in questo albergo? Una fortuita coincidenza - ha commentato, O'Leary -, se l’avessi saputo sarei andato a salutarlo". L'a.d. irlandese ci scherza su, nega l'incontro, ma, interrogato sui rapporti con la compagnia di bandiera italiana, si sbottona su possibili prospettive di collaborazione.
"Alitalia è in difficoltà - spiega - e noi vorremmo dare il nostro contributo, con una proposta di feederaggio su Fiumicino e Malpensa".
Pur negando l'incontro vis-à-vis, O'Leary ammette di aver già discusso della proposta di feederaggio con Ball, "anche per telefono", e di sperare in un riscontro positivo. "Li aiuteremmo a ridurre i costi sulle rotte nazionali - spiega - per permettere loro di focalizzarsi sull'intercontinentale".
Nessuna intenzione di investire sulla compagnia, però, "sia perché non facciamo quasi mai questo tipo di operazioni - precisa O'Leary -, sia perché potrebbero esserci problemi con l'Antitrust".