UniCredit e Intesa fanno pressing su Alitalia per la definizione del piano industriale. E lo fanno nella doppia veste di creditori e azionisti. Ecco perché il primo progetto tracciato dall’amministratore delegato di Az Cramer Ball (nella foto), come si legge sul Sole24Ore stamani, non è stato ritenuto degno “di finire all’attenzione dei consigli delle due banche”.
Tant’è che la posizione dell’a.d., riporta ancora il qutidiano, sembra rimanere in bilico, con la discussione sul suo possibile successore che potrebbe entrare nel vivo nelle prossime settimane.
Particolarmente spinosi, i temi inerenti le prospettive finanziarie e le opzioni industriali, pena la chiusura dei cordoni della borsa a sostegno della compagnia aerea. Forte pressing da parte degli istituti di credito sui tagli ai costi, per cui Ball avrebbe indicato una sforbiciata di 160 milioni già per il 2017; ma accanto a questo, i passi concreti, e soprattutto convincenti per gli azionisti bancari, devono arrivare sul fronte riorganizzazione della flotta e delle rotte.