"Compreremmo Alitalia solo se ben ristrutturata e con la maggioranza". Michael O'Leary (nella foto), l'eclettico ceo di Ryanair, ha le idee ben chiare su quali sono i requisiti necessari perché Alitalia sia appetibile e acquistabile dal vettore irlandese.
"Innanzitutto, i commissari dovranno fare un ottimo lavoro di ristrutturazione - inizia - e poi dovremmo avere almeno il 51 per cento delle quote".
Nel caso in cui la low cost non giudicasse sufficientemente efficace il lavoro fatto dai commissari di Az, "non saremo interessati all'acquisto - ribadisce secco O'Leary -, però saremmo comunque disponibili ad aiutare Alitalia a crescere".
Il parallelo con gli altri big europei
Il ceo mette, quindi, la propria posizione in contrapposizione a quella di eventuali altri interessati. "Lufthansa ed Air France subentrerebbero solo per assorbire la capacità di Alitalia e continuare a sviluppare business sui loro hub - dice O'Leary -, noi, invece, vogliamo investire in Alitalia per farla crescere in Italia".
Qualora l'acquisizione non si relizzasse, "restano comunque valide altre forme di collaborazione - concede il ceo -, ad esempio il feederaggio sul corto raggio".