“Meridiana è destinata a diventare la linea aerea di bandiera”. Akbar Al Baker qualche mese fa spiegò così la decisione di entrare nel capitale del vettore con il 49 per cento. La strada non sarà certo spianata perché Alitalia proverà a blindare alcune direttrici ad alto rendimento.
Il ceo di Qatar Airways è noto a livello internazionale per la sua capacità di arrivare sempre al punto. Partendo dall’affermazione di qualche riga sopra, dovrebbe essere facile immaginare un futuro roseo per Meridiana, ma sarà necessario attendere i prossimi passi del nuovo azionista prima di dare un giudizio sull’operazione.
Le ultime tappe
Operazione chiusa nei giorni scorsi con la firma ufficiale del passaggio delle azioni. Un closing giunto in uno dei momenti più difficili per il trasporto aereo europeo. Attraversato prima dalla crisi di airberlin (compagnia giunta ormai sul viale del tramonto), per poi passare alle cancellazioni di voli da parte di Ryanair e al fallimento di Monarch. In mezzo a tutto questo, Meridiana ha accolto il nuovo socio del Qatar e si appresta a mettere in piedi un nuovo piano industriale che dovrebbe portarla fuori dalle sabbie mobili.
Le promesse
Al Baker dopo aver siglato il contratto ha subito sottolineato: “Siamo impazienti di lavorare insieme per rafforzare la posizione della compagnia, per offrire ulteriori connessioni con l’Italia, l’Europa, gli Stati Uniti ed altre destinazioni ancora”. Lasciando così spazi di apertura per tutti i segmenti e mercati, e orientando Meridiana verso un nuovo assetto del network internazionale. Che richiederà inevitabilmente investimenti sul parco flotta, ma a tal proposito lo stesso Al Baker non si è mai tirato indietro. Questo mentre la Regione Sardegna si è affrettata a richiedere il mantenimento della base di armamento a Olbia.
La lettera ai dipendenti
Per fare chiarezza è intervenuto il vicepresidente del cda di Meridiana Marco Rigotti con una lettera ai dipendenti dove ha spiegato: “Il progetto industriale alla base della partnership prevede investimenti e crescita. Ma questi avverranno solo se accompagnati da risultati adeguati. In caso contrario, nessuno dei due azionisti continuerà a investire. Stiamo lavorando per avere un nuovo ceo a breve. Il progetto industriale sarà presentato in tempi ristretti nelle sedi opportune, così da renderne possibile l’immediato necessario avvio”.
Nel descrivere la Meridiana del futuro Rigotti ha rassicurato il settore del tour operating confermando la presenza del vettore nel mercato charter, mentre sul fronte del network internazionale non si è sbilanciato, lasciando la porta aperta sia a Malpensa sia a Fiumicino.
Molto si capirà con la presentazione della prossima stagione nella primavera del 2018 e per questo, a Olbia, nessuno si sbilancia sul possibile avvio di nuove tratte internazionali. “Siamo a un nuovo punto d’inizio – ha detto Rigotti – serve il sostegno da parte di tutti”, per poi ricordare che il socio di riferimento resta il fondo Akfed che si è impegnato a investire ancora in Meridiana. Giusto per ricordare a tutti che il principe Karim Aga Khan rimane al comando.