Una strategia per presentarsi al mercato con un’offerta turistica omogenea che generi flussi costanti anche nei mesi di spalla. È Silvio Pippobello, amministratore delegato della Geasar, società di gestione dell’aeroporto di Olbia, a tracciare le prospettive per il turismo se si riuscisse a integrare sotto un’unica regia l’offerta sarda.
Come riporta La Nuova Sardegna, il manager tratteggia le linee di sviluppo per la regione, a partire dall’area della Gallura, che con la Costa Smeralda gode di una solida brand awareness anche sui mercati esteri.
“La stagionalità è il nostro nemico principale – dice Pippobello –. Dobbiamo cercare di espandere i volumi di traffico. Il nostro aeroporto è strutturato per gestire 5 milioni di passeggeri, ma ne arrivano 2,8 milioni. Per questo da tempo parliamo con le compagnie nel tentativo di creare nuove rotte in particolare nei mesi di spalla”.
Tra i punti su cui insiste il manager, la prospettiva che i tre aeroporti della regione riescano a confluire sotto un’unica regia per spingere la promozione del territorio, sul modello degli aeroporti toscani o di quelli pugliesi. “Abbiamo sempre sostenuto la creazione di una regia unica – afferma Pippobello –.Parliamo da tempo della creazione di una regia unica e ci sono ottime possibilità di concludere con un accordo”.