Più autostazioni, una burocrazia snella e regole valide per tutte a livello europeo: in vista delle prossime elezioni, FlixBus lancia un messaggio preciso al prossimo governo che prenderà le redini del paese.
Primo, la questione delle autostazioni: "L'Italia è molto indietro rispetto ad altri paesi europei - commenta Andrea Incondi, country manager per l'Italia di FlixBus -: spesso siamo costretti a lasciare i passeggeri su viali dove manca tutto o in alcuni casi, come Padova e Perugia, non possiamo accedere alle autostazioni esistenti. Bisognerebbe dare la possibilità ai privati o ai comuni stessi di dotarsi di aree attrezzate".
Secondo, la burocrazia e soprattutto i suoi tempi eccessivamente lunghi. "La media europea per l'ottenimento delle concessioni è di due tre mesi, in Italia arriviamo anche a sei: come si può avere un business dinamico in queste condizioni?".
Infine la necessità di avere norme chiare e valide per tutti, possibilmente a livello europeo. "C'è un tavolo di lavoro in corso con il Ministero dei trasporti, a cui partecipiamo insieme ad Anav, Antitrust, Associazione dei consumatori e gli operatori di settore, per la modifica del Dl 285 del 2005".