Un pensiero tiene insieme le varie anime del gruppo. Bisogna lavorare sul progetto di filiera per guadagnare spazi. Con l’avvento della compagnia aerea cambia tutto per Luca Patané (nella foto) e il suo gruppo turistico.
L’industria del trasporto aereo lo affascina da tempo e ora può disegnare l’azienda del futuro.
Un cambio di passo
Blue Panorama e Luca Patané iniziano a conoscersi e la recente “riunione di famiglia” a Roma ha sancito l’avvio della nuova avventura del presidente Uvet.
“Era importante spiegare le prossime mosse e fare conoscere a tutti, personale di terra e di volo, i progetti per rilanciare la compagnia – spiega a TTG Italia Luca Patané –. Mi immagino che Blue Panorama nei prossimi anni sia capace di cambiare pelle e, di conseguenza, migliorare l’impatto sul mercato”.
Chiaro il riferimento del presidente alla qualità del servizio, che dovrà risalire presto la china.
“Non ci nascondiamo e sappiamo bene che la qualità del servizio offerto a bordo deve migliorare. È importante anche dialogare con i clienti e provare a cambiare passo – dice ancora Patané –. Per la prima volta Blue Panorama ha organizzato una convention con i dipendenti, perché volevo sancire la ripartenza della compagnia. C’erano aspettative e spero di aver risposto alle attese e, se vogliamo, anche alla curiosità di tutti gli uomini e le donne di Blue Panorama”.
La stagione estiva e il picco del traffico charter si avvicinano a grandi falcate e Patané non mostra alcuna preoccupazione e conferma (ma non era necessario…) la sua scelta: “Non sono pentito di nulla. È stata una scelta valutata con attenzione. Si tratta di un’impresa affascinante e pericolosa, però ora ho messo in piedi la corretta filiera”.
Sul fronte dei risultati Patanè conta di raggiungere quest’anno 280 milioni di euro di fatturato contro i 247 milioni del 2017, “grazie alla crescita delle vendite. Sfruttando una serie di opportunità che si stanno aprendo anche sul fronte charter. Mentre la linea ci permetterà una buona rotazione delle macchine per tutta la stagione”.
Il rinnovamento della flotta
Intanto il vettore ha messo in piedi un processo di rinnovamento del parco flotta. “È fondamentale ringiovanire il parco macchine. Entro fine anno avremo 4 B767 e 8 B737 nella versione 800. Ora bisogna fare un progetto a cinque anni, perché con le compagnie aeree servono idee di largo respiro. Abbiamo intrapreso il sentiero della ripresa e adesso dobbiamo proseguire senza tentennamenti”.
Qualche segnale potrebbe arrivare presto sul fronte network, visto che Bergamo, Milano Malpensa e Torino sono nel mirino del vettore. E non saranno solo volo stagionali o charter. La linea piace, molto, anche a Patanè.
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