Da Eurowings a Brussels, la nuova galassia Lufthansa

Il marketing è a Monaco, la direzione generale a Francoforte, il revenue management a Zurigo, il prodotto a Vienna e il booking per i gruppi risponde da Verona: unendo i puntini, come nel famoso gioco enigmistico, si ottiene la galassia Lufthansa. Una realtà che, spiega Steffen Weinstok, direttore per l'Italia di Lufthansa Group, "è sempre più integrata e sta lavorando per armonizzare i processi di tutte le compagnie del Gruppo". Lufthansa, Austrian, Swiss, Eurowings e Brussels Airlines: cinque realtà solide con alle spalle procedure, provider e servizi uniformati.

Se il 2017 è stato un anno "molto positivo per noi, il 2018 non sarà altrettanto semplice - commenta il manager -. O meglio, sarà l'anno della nuova normalità". Perché ora tutta la macchina deve funzionare in modo armonico, mentre davanti ci sono nuove sfide importanti da gestire.

Eurowings e Brussels
In primis, l'integrazione degli ultimi acquisti: "Abbiamo deciso che Brussels sarà nel Gruppo Eurowings, quindi ci sono molte decisioni da prendere perché i due vettori sono su due sistemi diversi". Poi ci sono "i 77 aeromobili ereditati da airberlin da integrare in flotta, il prezzo del petrolio che sale, i limiti di capacità su alcune rotte". E la questione Alitalia.

L'Italia
In Italia, dice Weinstok, "ci sono rotte che vorremmo servire, come l'area di Bologna, ma non abbiamo al momento aeromobili a disposizione". Forse lo scenario è destinato a cambiare quando si saprà il destino di Alitalia, ma la stasi politica in attesa che si formi un governo non aiuta: "A rimetterci di più è proprio Az, ci sono compagnie in vendita e nessuno che decide".

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