Giornata cruciale per il gruppo Air France-Klm, alle prese con le turbolenze in casa francese dopo la raffica di scioperi costati alla compagnia circa 400 milioni di euro e che hanno determinato le dimissioni del presidente e d.g. Jean-Marc Janaillac.
Proprio oggi il consiglio di amministrazione franco-olandese è chiamato a scegliere il successore del top manager, alle prese oggi con l’ultima giornata al vertice della major europea.
Una situazione difficile, che aveva spinto anche il ministro delle Finanze francese a parlare di compagnia a rischio e priva di un piano per competere con i big europei del settore, dimostrata anche dall’ultimo intervento del ceo di Klm. In un intervista Pieter Elbers ha voluto fermamente smentire ogni ipotesi di divorzio tra i due vettori, vanificando in questo modo alcuni rumors circolati proprio alla vigilia della riunione odierna, visto la disparità dei risultati ottenuti (utile da circa 60 milioni per Klm, perdite da 178 per Af).
E sempre a proposito del ceo di Klm, secondo il Financial Times sarebbe lui il predestinato a prendere le redini del gruppo al posto di Janaillac. Una soluzione interna che da una parte premierebbe i risultati di Klm, dall’altra avvierebbe un nuovo corso senza andare alla ricerca di un manager in arrivo da fuori.