Sono venti i vettori che, negli ultimi sei mesi, hanno adottato BagJourney, la soluzione di Sita che consente di tracciare in tempo reale borse e valigie con l’obiettivo di ridurre del 30% il tasso dei bagagli riconsegnati in ritardo, smarriti, danneggiati o rubati. Un passo necessario per adempiere alla Risoluzione 753 della Iata che richiede alle compagnie aeree, entro questo mese di giugno, il tracking del percorso di ogni valigia o borsa imbarcata.
Le nuove infrastrutture
“Per BagJourney - spiega Peter Drummond, direttore Baggage Solutions di Sita - abbiamo sviluppato nuove infrastrutture come dispositivi palmari per la scansione o archi di scansione di rapida installazione. Ogni compagnia aerea e aeroporto ha necessità differenti, perciò abbiamo fatto in modo che le varie opzioni hardware siano facilmente integrate nella soluzione BagJourney per garantire una rapida implementazione”.
I quattro passaggi chiave
Incrociando i dati da fonti differenti il sistema consente di tenere sotto controllo il bagaglio in ciascuno dei quattro passaggi chiave: check-in, imbarco in stiva, trasferimento da un volo all’altro e arrivo. In precedenza la scansione del bagaglio non era prevista nelle ultime due fasi, mentre ora Iata ne richiede il monitoraggio.
Una necessità che coincide con i dati di Sita, secondo i quali il 47% delle irregolarità si verifica proprio nello spostamento da un volo all’altro.
Le irregolarità continuano a costituire, per il settore, un costo che nel 2017 è stato pari a 2,3 miliardi di dollari, nonostante il drastico calo dei bagagli ‘disguidati’ che, nel 2017, sono stati 5,57 ogni mille passeggeri, il risultato più basso mai raggiunto.