Colpo di scena nella tormentata vicenda di Cabo Verde Airlines. È notizia di questi minuti la decisione, da parte dell'Enac, di ripristinare temporaneamente l’autorizzazione dei diritti di traffico al vettore dopo che l’Ente stesso l’aveva revocata ieri, in seguito alla raffica di tratte cancellate dall’Italia.
Permesso fino al 25 luglio
La compagnia aerea, spiega la nota Enac, ha comunicato la possibilità di riprendere le operazioni di volo: da qui la decisione di rilasciare al vettore un permesso fino al 25 luglio “a condizione - aggiunge l’Ente - che i passeggeri in attesa di riprotezione siano riavviati con precedenza alle loro destinazioni finali". Ovviamente l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile si riserva di valutare successivamente l’eventualità di prolungare l’autorizzazione al vettore.
Dal canto suo il vettore, contattato da TTG Italia, aveva già garantito che, a partire da oggi, avrebbe avuto inizio la regolarizzazione dei voli da Milano, mentre invece quelli da Roma erano stati sospesi definitivamente.
Restano, comunque, ancora da definire le modalità e i tempi di riprotezione dei passeggeri, una matassa ancora ben lungi dall’essere dipanata.
“In vent’anni di attività non avevo mai assistito a un livello così alto di disorganizzazione e di improvvisazione” sbotta Sergio Bosio, responsabile del tour operator La Rotta delle Emozioni, oltre 2.500 passeggeri l’anno solo sulle destinazioni brasiliane. “Dal 28 giugno - ci racconta - sono riuscito a imbarcare i miei clienti regolarmente una sola volta. Dopo è stata solo una lunga sequenza di riprotezioni e accorpamenti di collegamenti, con le persone trattate dalla compagnia aerea come pacchi postali da spostare a proprio piacimento da un aereo all'altro”. Poi, la svolta tanto temuta, con lo stop dell'Enac, e ora il nuovo colpo di scena.
Bosio: “Stiamo riproteggendo i clienti a spese nostre”
“Nel caso dei nostri pacchetti turistici - continua Bosio - stiamo procedendo alla riprotezione dei clienti a nostre spese, operazione che ormai va avanti da quasi due mesi”. Un danno ingente per il t.o., costretto a prenotazioni last minute di voli a lungo raggio con un prezzo in crescita costante.
“Un caso su tutti: quello di un passeggero che doveva partire qualche giorno fa. Il vettore lo ha avvisato della soppressione del volo soli pochi giorni prima del decollo. Peccato, però, che nel frattempo la tariffa per imbarcarlo su un aereo di un altro vettore fosse lievitata, passando da 850 a 1200 euro. E la differenza del costo della riprotezione l’abbiamo dovuta pagare noi”.
Ma l’operatore si occupa, nella sua veste di agenzia di viaggi, anche della biglietteria: “Nei casi di solo volo - spiega Bosio - forniamo assistenza ai clienti costretti a prenotare con altre compagnie. Spesso la strada che indichiamo è quella della richiesta di rimborso del biglietto che, però, non è comunque congruo, dal momento che la vacanza è rovinata e il costo del nuovo volo è altissimo”.
Ambrosi, Astro Viaggi: “Invito tutti a chiedere il rimborso immediato”
A sottolineare con forza la necessità di richiedere subito il rimborso è anche Saul Ambrosi, titolare dell'agenzia Astro Viaggi di San Benedetto del Tronto, il quale non crede al ritorno all’operatività regolare del vettore sul lungo raggio. “Gli aerei saranno anche pronti – dice –, ma pare non ci sia l’equipaggio addestrato al servizio su un Boeing 767-200, ecco perché non sono ancora decollati”.
La sua agenzia, aggiunge con amarezza, è stata la prima a credere nel progetto di Cabo Verde Airlines: “Abbiamo iniziato a lavorare con loro fin dai primi voli del marzo scorso, da Milano a Sal con proseguimento a Fortaleza o Recife. L’accordo globale prevedeva qualcosa come 1300-1400 passeggeri all’anno”.
All’inizio, ricorda, i voli erano perfetti, regolari e puntuali. Poi, con l’estate, l’inizio dei guai. “Sono incominciati i ritardi, gli accorpamenti, le cancellazioni. I collegamenti operati erano uno su due, poi uno su quattro, poi uno alla settimana e, infine, più nulla: gli aerei erano spariti”.
“Preziosa la partnership con Tap”
Subito Ambrosi ha iniziato a contattare i suoi clienti, invitandoli a chiedere il rimborso integrale: “Io provvedo a rimborsare subito e integralmente il biglietto ai miei clienti e poi li aiuto nella riprotezione. Lavoro ininterrottamente da giorni per trovare una soluzione, ma per fortuna la partnership con Tap mi sta aiutando”.
Diversi passeggeri, però, si sono presentati comunque in aeroporto per cercare di imbarcarsi su un altro volo. Risultato? Sono ancora fermi a Malpensa, alcuni anche dal 14 luglio. “Qualcuno di loro mi ha addirittura contattato segnalando che certi biglietti risultano non emessi e altri hanno la dicitura ‘Used’, per cui non possono essere rimborsati: una situazione inaudita”.
“Uno schedule change inaccettabile”
A scegliere la strada del rimborso è stata anche Rachele Morandi, titolare dell’agenzia I Viaggi di Rachele: “Una mia giovane cliente - ci racconta - doveva partire ieri con Cabo Verde Airlines alla volta di Fortaleza. Il gsa del vettore mi ha telefonato proponendomi come schedule change un Milano-Sal, oltretutto in una data diversa da quella scelta da lei per partire. E io come la facevo arrivare in Brasile? A nuoto? Inoltre non si parla di riprotezione per il volo di ritorno. Il che significa che dovrebbe essere garantito, ma io non mi sono fidata e, alla luce degli ultimi sviluppi della vicenda, ho fatto bene”. Da qui il suo consiglio alla cliente di rinunciare e chiedere il rimborso totale.
Anche l’Enac sta seguendo la riprotezione dei passeggeri che avevano prenotato un volo per il Brasile e ha attivato contatti con il Consolato del Brasile per monitorare da vicino la situazione.