L’unica certezza sembrerebbe essere la partecipazione dello Stato al 51%. Tutto il resto, per Alitalia, è ancora da risolvere. Anche se il tempo stringe, visto che a metà dicembre il vettore dovrà restituire il famoso prestito ponte da 900 milioni (più gli interessi). E ancora prima, il 31 ottobre, scadrà il termine per la presentazione delle proposte di acquisto.
I player in gioco
Ancora tutta da decidere, dunque, la quota del 49% che non andrà a Ferrovie dello Stato e alle altre società pubbliche che metteranno mano al portafoglio per rilanciare il vettore.
Ora, secondo quanto riporta la Repubblica, la principale opzione in campo vedrebbe l’alleanza con Delta e easyJet: la prima si troverebbe a lavorare sostanzialmente sulle rotte lungo raggio, mentre la seconda invece si occuperà del corto-medio.
L’idea Lufthansa, che nelle prime battute sembrava in pole position, sembra ora meno verosimile, visto anche il corposo piano di tagli richiesto dal colosso tedesco per il vettore italiano.
Negli ultimi giorni, racconta ancora il quotidiano, il Governo avrebbe messo insieme di un gruppo di lavoro con persone provenienti soprattutto dal mondo aeronautico per mettere in piedi un piano di rilancio della compagnia. E proprio a questo team spetterà il compito di trovare una soluzione al rebus.