Le major si fregano le mani. I collegamenti low cost per il lungo raggio stanno diventando sempre più difficili. I motivi sono molteplici e il costo del fuel aiuta. Numerosi progetti a basso costo erano infatti nati quando il prezzo del carburante navigava in acque tranquille.
Ora la situazione è mutata, con retromarcia veloce di alcuni protagonisti. Ryanair per esempio non pensa più a progetti di largo respiro e di lungo raggio. Esamina e affida la progettazione agli uomini della finanza. Questi ultimi potrebbero segnalare qualche problema sul fronte marginalità. E gli irlandesi su questo fronte sono molto sensibili.
La stessa Norwegian per altri motivi cancella alcune rotte e nel 2019 dovrà rivedere i piani di espansione. Tornano così al centro del business le major con le loro compagnie controllate, quelle che su alcune tratte si possono permettere tariffe stracciate. Secondo vari analisti il prezzo medio del biglietto è destinato ad aumentare nei prossimi mesi per via dell’aumento dei costi.
A questo punto il lungo raggio low cost dovrà prendersi almeno una pausa di riflessione.
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