“Vueling è parte di un grande gruppo e la contaminazione tra noi e le altre compagnie legacy del Gruppo Iag, British e Iberia, è un valore aggiunto”. Così Calum Laming, chief customer officer della low cost inquadra la scelta di innalzare il livello di servizio al cliente, puntando nel 2023 a diventare “i numeri 1 in customer care”. Un programma che prende il nome di Vueling for you, e che ha visto sinora mettere sul piatto oltre 70 milioni di euro.
“Sia ben chiaro, ogni brand del gruppo ha la propria autonomia nel decidere il tipo di servizio che fornisce al cliente, non ci sono imposizioni – sottolinea Laming -, ma quello che noi possiamo imparare dalle legacy è di innegabile ispirazione. Vale ovviamente anche il contrario: in termini di IT e digitalizzazione dei servizi, ad esempio, siamo noi a passare il nostro know how a British”. Mentre la suddivisione in Gruppi, e non più per numero di fila del proprio posto a sedere, durante la fase di imbarco è stata ispirata a Vueling da Iberia.
La contaminazione è inevitabile, tant’è che lo stesso manager definisce Vueling come “un vettore paneuropeo, non spagnolo” e questo si percepisce anche da alcuni piccoli cambiamenti a bordo: come spiega lo stesso Laming “ora gli annunci durante il volo vengono fatti prima in inglese e successivamente in spagnolo”.