“L’Antitrust non può decidere su questioni che riguardano la sicurezza aerea o la puntualità dei voli”. È con questa motivazione che Ryanair ha scelto la via di procedere per la propria strada sull’avvio della policy bagagli dallo scorso primo novembre.
Una scelta che verrà accompagnata da un ricorso contro la decisione dell’Antitrust che potrebbe anche aprire la strada a una lunga battaglia legale dagli esiti tutt’altro che scontati. Con un possibile risvolto anche su un altro capitolo. Se la posizione del Garante della concorrenza dovesse essere accettata in sede legale, si aprirebbe infatti il nodo dei rimborsi per chi ha acquistato il bagaglio a bordo o in stiva dopo lo stop imposto dall’Autorità.
Intanto si registra anche una puntualizzazione da parte sempre dell’Antitrust: la sospensione della nuova policy bagagli va intesa solamente per il territorio italiano e quindi per i voli domestici operati dalle due compagnie o quelli per l’estero in partenza dall’Italia.