Il presidente di Sacbo, Roberto Bruni, l’ha identificata da subito come una vera e propria svolta per l’aeroporto di Orio al Serio. È il collegamento ferroviario con Bergamo e Milano, un progetto che sta diventando una realtà anche se la strada è ancora in salita, come spiega lui stesso a bergamonews.it: “Si sta procedendo con un po’ di lentezza - ammette - e siamo in attesa che Ferrovie dello Stato dia l’incarico per la progettazione definitiva. Ci piacerebbe vedere maggiore sollecitudine”.
"Un collegamento necessario"
Una nuova via che, aggiunge il presidente, spesso si tende a considerare come una mini-metropolitana che collega lo scalo a Bergamo: “È un errore - sostiene -, perché invece si tratta di un vero e proprio servizio ferroviario. D’altronde in Europa non esistono aeroporti di medie dimensioni, come il nostro, senza questo tipo di collegamento”.
Il terzo gradino del podio
Anche senza la stazione ferroviaria, tuttavia, Orio è già saldamente sul terzo gradino del podio degli scali italiani per numero di passeggeri e quinto per numero di movimenti. “Teniamo conto - evidenzia Bruni - della vocazione prevalentemente low cost dell’aeroporto, elemento di sicuro richiamo e che alza il load factor. Poi Orio ha mantenuto negli anni la sua prerogativa di aeroporto ‘vicino’ ai passeggeri: nonostante il flusso e le dimensioni ormai medio-grandi, rimane accogliente e non straniante”.
"Ryanair? Non ha alcuna intenzione di andarsene"
E sul possibile timore che Ryanair possa andarsene dallo scalo il presidente non mostra esitazione: “Ryanair è fortemente radicata a Orio - ribadisce - : lo testimonia il fatto che abbia acquistato un hangar per la manutenzione dei suoi aeromobili e che abbia aperto una scuola per piloti qui basata. Appare evidente che non abbiano alcuna intenzione di andarsene”.