Per British Airways, la partita della Brexit è una questione a parte. Gli accordi stanno iniziando a prendere corpo, ma per quanto riguarda le compagnie aeree non ci sono ancora dettagli. E per British, o meglio ancora per Iag, la questione è particolarmente delicata.
Come riassume agi.it, nella compagine azionaria del gruppo ci sono diverse società con sede fuori dall’Unione europea. Ma la ‘quota Ue’ è fornita dai capitali spagnoli e inglesi; tuttavia, dopo Brexit, cambierà tutto e resteranno solo gli investitori iberici a rappresentare l’Unione europea all’interno dell’azionariato.
Secondo El Pais, il ceo di Iag Willie Walsh avrebbe chiesto aiuto al Governo di Madrid per trovare una via d’uscita. Come sottolinea anche il portale di informazione, tuttavia, è improbabile che l’aiuto sia rappresentato da un impegno finanziario che porti i capitali spagnoli oltre la soglia del 50%. L’ipotesi avanzata è che il manager, piuttosto, abbia chiesto una sorta di pressing sull’Ue per arrivare a un accordo che stabilisca nel dettaglio il destino dei collegamenti sul Vecchio Continente da parte dei vettori britannici.