Danni per due miliardi di euro. È questa la richiesta fatta dai curatori fallimentari di Air Berlin, la cui attività è cessata ad agosto del 2017, nei confronti dell’azionista di riferimento Etihad.
La Corte regionale di Berlino in una nota ha informato che i curatori hanno già una richiesta per mezzo miliardo ma alla luce di quanto emerso la richiesta potrebbe salire fino a due miliardi, appunto.
Secondo la ricostruzione effettuata, infatti, in una lettera dell’aprile 2017 la compagnia di Abu Dhabi, che deteneva il 29,2 per cento delle quote, aveva garantito il proprio supporto finanziario ancora per 18 mesi, salvo poi fare dietrofront ad agosto. Etihad ora dovrà fornire una risposta entro il prossimo mese di gennaio.