Ritornare alla redditività. Bastano tre parole per sintetizzare le mire (e forse la strada obbligata) di Norwegian per i prossimi dodici mesi. La low cost di Bjorn Kjos si dice pronta a recuperare marginalità, nonostante la situazione di particolare stress sul piano dei conti e ora anche su quello operativo, con i piloti spagnoli che minacciano scioperi, per la chiusura delle basi di Palma di Maiorca, Gran Canaria e Tenerife. E i dati dell’ultimo trimestre del 2018 non fanno recuperare particolare serenità.
La perdita netta si attesta intorno ai 170 milioni di dollari. E nonostante la compagnia abbia registrato una crescita sostanziale dei ricavi, passati da 3,6 milioni di dollari (2017) a 4,6 milioni di dollari (2018), i passeggeri trasportati sono cresciuti solo del 13% rispetto all’anno precedente.
Piccolo sollievo solo sul fronte dei costi unitari, diminuiti del 12%.
Le cause
A influire sui risultati, secondo la compagnia, i problemi con i motori Rolls Royce, il costo del fuel e la concorrenza.
Recuperare marginalità
Ma ora tocca voltare pagina e recuperare terreno sul fronte della marginalità. "Nel 2019 – spiega il ceo della compagnia -, entreremo in un periodo di crescita più lenta e di investimenti minori, cercando costantemente strategie intelligenti per migliorare la nostra efficienza e offrire nuovi prodotti e servizi per attirare nuovi clienti".
La “priorità è ritornare al profitto”. Un percorso già iniziato, con l’annuncio di un piano di revisione dei costi, che prevede la chiusura di numerose basi europee, tra cui quella di Fiumicino, un corposo taglio di rotte e la cessione di alcuni aeromobili. "Abbiamo intrapreso una serie di iniziative per migliorare la redditività riducendo i costi e aumentando le entrate in futuro – spiega Kjos -. Abbiamo ottimizzato la nostra base e la struttura delle rotte per semplificare l'operazione e gli aerei dismessi, rinviato le consegne di aeromobili e, non ultimo, avviato un programma interno di riduzione dei costi, che aumenterà i nostri finanziari e ci riporterà alla redditività”.