Rotte che scompaiono dalla mappa, altre in attesa di riconferma. Scatta l’allarme Blue Air all’aeroporto di Torino, dove il vettore romeno ha una base operativa importante e dove la minaccia di un abbandono, anche solamente parziale, potrebbe peggiorare una situazione non propriamente brillante (i dati Assaeroporti parlano di una perdita di traffico del 2,2% per Caselle nel 2018 sul 2017).
Alcuni voli per l’estate sono in vendita ma altri no, e considerando la quantità di destinazioni domestiche e internazionali servite da Blue Air nello schedule torinese, la possibilità che venga a mancare una grossa fetta di operativi non fa che impensierire Torino.
Allo stato attuale la compagnia, rappresentata in Italia da Cimair, opera da Torino 8 rotte su scali domestici e 18 su destinazioni estere, alcune delle quali coperte comunque da altri vettori. Sarebbero dunque in fase di attenta valutazione, da parte di Blue Air, diversi fattori e elementi, in primis tassi di riempimento e redditività rotte, prima di decidere del futuro di Caselle già per l’estate.
I tempi sono quindi stretti e il nuovo a.d. di Sagat, Andrea Andorno, sta giocando la sua prima difficile partita.
Silvana Piana