C’è un motore a doppia velocità nel trasporto aereo del Vecchio Continente. Da una parte i vettori medio-piccoli alle prese con un futuro da reinventare continuamente, con una concorrenza sempre più spietata e un peso dei costi che a tratti si fa insostenibile. E la conseguenza che molti si arrendono ed escono di scena.
Dall’altra le big, e in particolare le low cost, che fanno a gara per guadagnare quote di mercato allargando flotta e network oltre che portandosi in casa nuove compagnie per aumentare il proprio raggio d’azione.
In questo contesto l’Italia si sta mettendo in luce come vero e proprio terreno di conquista e Ryanair, easyJet & Co si sfidano a colpi di piani di sviluppo sulla Penisola, complice anche lo stallo di Alitalia e una Air Italy ancora non in grado di alzare la voce in maniera importante.
L’affondo di Ryanair
Chi non ha nessuna intenzione di mollare la leadership conquistata pochi anni or sono è sicuramente Ryanair e i programmi per l'estate parlano chiaro: nonostante la compagnia sia reduce da un 2018 particolarmente caldo, scosso dagli scioperi del personale e dall'introduzione della nuova policy sul secondo bagaglio, la compagnia low cost si concentra con decisione sulla prossima summer annunciando una raffica di novità per il mercato italiano.
Nei piani del vettore di Michael O'Leary è stata annunciata in prima battuta l'introduzione di 53 nuove rotte, a cui però si stanno aggiungendo altre new entry già a partire dal mese di maggio. Un'operazione che porterà a 450 connessioni, "che - ha spiegato David O'Brien, chief commercial officer, nel corso della conferenza stampa di presentazione dei piani - permetteranno di trasportare 40 milioni di passeggeri nei 29 aeroporti italiani".
I passi di easyJet
Quattro nuove rotte, il potenziamento dell'offerta, la conferma delle basi di Milano, Venezia e Napoli, due nuovi A321 a Malpensa e l'arrivo di un country manager che dal primo gennaio si dedicherà in esclusiva al mercato tricolore: non servono ulteriori conferme per capire il ruolo che l'Italia rivestirà nel 2019 di easyJet.
Crescita è la parola d'ordine, declinata a 360 gradi: "Aumentiamo l'offerta dall'Italia dell'8 per cento, per un totale di 21 milioni di posti (cifra con la quale andrebbe a insidiare da vicino il secondo posto di Alitalia, ndr) - assicura Francois Bacchetta, direttore easyJet Italia e Francia -: per noi è un bacino strategico e l'arrivo il prossimo anno di due A321 neo a Malpensa, nostra seconda base più grande in Europa Continentale, oltre al primo training center per i piloti, ci apre nuove opportunità".
Il resto della truppa
Tra i protagonisti non manca poi Vueling, che taglierà quest’anno il traguardo delle 80 rotte, con un forte investimento in particolare su Fiumicino, mentre Volotea proseguirà nella politica dei piccoli passi che ha contraddistinto la sua progressiva crescita in questi anni.
Anche i grandi gruppi stanno affilando le armi: Air France-Klm incrementeranno la capacità di 5 punti percentuali, mentre il Gruppo Lufthansa, oltre al brand low cost Eurowings, si affiderà per lo sviluppo sulla Penisola ad Air Dolomiti, marchio sul quale è in atto un forte investimento.